Come fare pubblicità online buttando i soldi su Google

Come fare pubblicità online BUTTANDO I SOLDI su google
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Le abitudini di ricerca dei consumatori sono cambiate molto velocemente negli ultimi anni.

Ormai non esiste dubbio, domanda o curiosità che non venga cercata su Google.

Per ogni singola nostra necessità siamo subito pronti a prendere il nostro smartphone e chiedere a Google come aiutarci.

Come proprietario di un’attività devi puntare tutto su questo e, soprattutto, devi essere più che presente su Google per permettere ai tuoi potenziali clienti di trovarti.

Non hai alternativa: la competizione per apparire tra i primi risultati di ricerca è diventa sempre più agguerrita e non puoi più permetterti errori: devi iniziare a capire cosa fare e quali atteggiamenti sbagliare devi evitare.

In quest’articolo ho stilato per te una brevissima guida adwords di 3 punti per sfruttare l’advertising (campagne a pagamento) su Google al fine di non bruciare soldi ed evitare errori.

Nel primo paragrafo, andrò a raccontare una particolare tipologia di campagna per la protezione del nome del tuo brand.

Poi, nel secondo paragrafo, ti spiegherò gli errori più comuni che si fanno quando si fanno pubblicità con Google Ads: la definizione di una chiave di ricerca generica.

Infine, ti svelerò il trucco per creare una struttura di campagna Google ads non banale, ma efficace.

Iniziamo subito!

La Brand Protection

Chi sta digitando il tuo nome su Google, ti conosce già e conosce il tuo brand, probabilmente perché qualcuno gli avrà parlato di te, o perché è già stato tuo cliente in passato.

Oppure perché magari è stato intercettato da una tua campagna pubblicitaria online che ha solleticato la sua curiosità fino ad incentivarlo a cercarti online.

Quindi in qualche modo, ha cercato proprio te per le sue necessità d’acquisto.

Il tuo obiettivo sarà farti trovare, o meglio devi trovare un modo affinché, quando un utente cerca su Google il tuo prodotto o servizio, deve trovare in primis te ed il tuo sito.

In questo caso, una delle prime attività da fare online, per evitare errori, è attivare una campagna di Google ads (una volta conosciuta come Google Adwords), chiamata Brand Protection.

In questo caso, una delle prime attività da fare on line è attivare una campagna di Google Adwords (recentemente rinominata Google ADS), chiamata di Brand Protection.

Che significa e come funziona una campagna Google ads di brand protection?

Ti faccio subito un esempio: hai presente quell’albergo super carino in cui hai passato la tua ultima vacanza in montagna?!

Ti ricordi il suo nome e decidi che vuoi ritornare proprio lì: apri il tuo pc o smartphone e cerchi quell’albergo su Google.

Indovina un po’ cosa ti uscirà come primo risultato?! Con molta probabilità, comparirà la pagina di quell’albergo ma sul sito di Booking.com e poi al terzo o al quarto posto, forse riuscirai a vedere il sito web ufficiale dell’hotel.

Questo accade perché l’albergo non ha attivato una bella campagna Google ads di Brand Protection, ma ha lasciato che aziende competitor, come Booking.com , comprassero la possibilità di essere visibili in maniera più efficace, al suo posto.

Che storia triste.

signora triste

Purtroppo non solo è triste, ma anche molto frequente.

Analizzando la presenza online di alcuni clienti che si sono rivolti a me, è capitato più d’una volta di trovare tra le prime posizioni dei risultati di ricerca, alcuni dei loro competitor.

Questo perché i competitor, tramite campagne di Google Ads, utilizzavano il nome del brand del mio cliente per intercettare il pubblico / obiettivo comune ad entrambi.

Purtroppo non solo è triste, ma anche molto frequente.

Analizzando la presenza online di alcuni clienti che si sono rivolti a me, è capitato, più d’una volta di trovare, tra le prime posizioni dei risultati di ricerca, alcuni loro competitor

Questo perchè i competitor, tramite campagne di Google Ads,utilizzavano il nome del brand del mio potenziale cliente per intercettare il pubblico- obiettivo, comune ad entrambi.

Non bisogna mai abbassare la guardia nel magico mondo dell’internet! E’ un errore fondamentale da evitare!

Le chiavi di ricerca generiche in advertising

Quando si crea una campagna Google ads, un aspetto fondamentale è la definizione accurata delle chiavi di ricerca.

Cosa sono le chiavi di ricerca?

Sono parole e frasi utilizzate dai motori di ricerca per catalogare e posizionare un sito.

E’ proprio grazie a questo strumento che Google fa vedere un sito piuttosto che un altro, tra i risultati di ricerca.

Le chiavi di ricerca possono essere generiche o più specifiche, ad esempio “negozio di abbigliamento uomo” è una chiave di ricerca generica, mentre “negozio di abbigliamento uomo Lecce” è una chiave di ricerca specifica.

Avviare una campagna di Google Ads con chiavi di ricerca generiche è deleterio perché, proprio in virtù del loro carattere generico, hanno costi più alti.

Ti porto in esempio un caso studio per spiegare meglio cosa intendo: sei un family hotel a Rimini e decidi di sponsorizzare il tuo albergo su Google per intercettare futuri ospiti che stanno cercando un “Hotel a Rimini”.

Scegliendo questa chiave di ricerca così generica, l’errore contro cui ti andrai a scontrare è che tutti i tuoi competitor vorranno intercettare le stesse ricerche e gli stessi utenti e ti assicuro che non sono pochi.

Il meccanismo che si innesca è il seguente: quando tanti concorrenti si sfidano per la stessa chiave di ricerca, i costi aumentano inevitabilmente e di conseguenza cresce il costo per ogni click.

A livello strategico, ha senso per te essere presente tra i primi risultati di ricerca proprio per quella parola chiave così generica?

Magari comparirà tra le ricerche di una coppia senza figli e che vuole fare un week-end romantico al mare, ma essendo il tuo è un Hotel per famiglie, non proprio il suo target non credi?

Magari, compari tra le ricerche di una coppia senza bambini che vuole fare un week-end romantico al mare.

Per posizionarti in maniera ben più visibile, bisogna impostare una Google ads per chiave di ricerca molto più specifica, come ad esempio “Hotel Rimini con parco giochi”, in questo modo potresti ricevere meno traffico, ma ti permetterà di intercettare un pubblico che è alla ricerca di una specifica caratteristica, clienti attivi e davvero interessati ai tuoi prodotti e alla tua attività.

Hai creato la tua prima Google ads e hai sbagliato qualcosa?
Ecco a te le 5 cose da controllare per evitare errori

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Trova e comunica cosa ti rende differente

Qual è la tua caratteristica differenziante: cosa ti rende speciale?

So bene che a volte può essere davvero difficile rispondere a questa domanda perché ritieni ovvio e scontato il tuo aspetto distintivo, ma hai bisogno di trovarlo e soprattutto di comunicarlo.

Il pubblico che ti legge sul web non può sapere cosa ti distingue dai tuoi competitor, se non glielo racconti, sembrerà scontato ma è uno degli errori più frequenti e che dovresti evitare.

Fai un piatto che si può mangiare solo da te?!

Crea una campagna Google ads ad hoc che metta in risalto quel tuo piatto caratteristico ed esclusivo del tuo ristorante!

Sicuramente il numero di ricerche su un piatto super particolare sarà minore del volume di ricerca della parola generica “ristorante a Lecce” ad esempio, ma intercetterai più facilmente tutti quegli utenti che cercano esattamente una soluzione e sarà proprio come quella che offri tu.

Nel mondo della ristorazione questo discorso è ancora più evidente.

Ogni singola pizzeria può contendersi il ruolo di “miglior pizzeria del posto”, ma la domanda è: migliore in base a quale riferimento?

Migliore” rimane comunque un metro di giudizio soggettivo che può cambiare da persona a persona. 

Se invece tu proponessi ai clienti una “pizza dolce”, con una particolare farcitura alla frutta, saresti solo tu a proporre questa opzione, distinguendoti dal resto delle pizzerie locali.

Non avrai così la metrica soggettiva della “migliore pizza del posto”, ma se qualcuno volesse provare la pizza dolce, lo potrebbe fare solo da te.

Sicuro di non fare qualche errore anche tu?

In questo articolo, ho cercato di mostrarti quanto sia importante proteggere il proprio “terreno” su Google, con delle campagne di brand protection.

Per ottenere un risparmio sulle campagne di Google Ads, devi ridurre l’utilizzo di parole chiave generiche, perché fanno schizzare i costi per click.

Per evitare di buttare soldi, è necessario trovare le giuste chiavi di ricerca per le quali posizionarti, evidenziando il tuo aspetto differenziante.

Se ti stai chiedendo perché le tue campagne Google Ads non stanno portando a risultati soddisfacenti, forse stai sbagliando qualcosa: contattami qui oppure prenota un appuntamento dal mio calendario proprio qui sotto, insieme troveremo la soluzione più giusta per te.

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